Ex Fiera di Roma
- ARCHITECTURE, URBAN DESIGN
Ex Fiera di Roma
Progetto: Nemesi Architects con Leaf (Paesaggio), Open Impact (sostenibiliotà ESG), Daniel Modigliani e Claudio Rosi (strategie urbanistiche) Stefano giovenali (strategie per la Mobilità).
Tipologia: Master Plan urbano
Anno: 2024
Luogo: Roma
Area: 76.700 mq
Programma: 44.360 mq per residenze, uffici, co-working
Servizi: Concorso internazionale di progettazione
Il progetto si colloca in un quartiere polifunzionale di Roma con caratteristiche eccezionali, perché parte di uno dei pochi sistemi della Roma moderna progettati anche con diverse funzioni di rango urbano, e perché appartiene ad un sistema paesaggistico ambientale molto ricco e in corso di valorizzazione, che costeggia il grande parco dell’Appia antica ed è adiacente al Parco di Tormarancia.
Il lotto di progetto ha una relazione molto stretta sia con l’EUR (la città moderna) che con il centro storico, proprio grazie all’asse della Cristoforo Colombo.
Obiettivo del Master plan è lavorare sulla organizzazione urbanistica finalizzata al disegno di un quartiere integrato e innovativo, capace di generare qualità urbana e coesione sociale.
La peculiarità del progetto risiede nella possibilità di valorizzazione congiunta e integrata tra architettura e paesaggio, dimensione pubblica e privata, dal cui dialogo e confronto è generato il disegno complessivo del Master Plan. La proposta dà forma ad un nuovo quartiere fatto di relazioni intrinseche ed estrinseche, dove un tessuto urbano contemporaneo dialoga con il paesaggio e la città esistente costruendo nuovi sistemi di relazione.
Dal punto di vista organizzativo il master plan è organizzato in 5 comparti funzionali, affaccianti su un grande parco occupante l’intera fascia longitudinale del lotto di progetto, che separa il nuovo costruito dalla via Cristoforo Colombo.
Il grande parco attrezzato è l’elemento generatore del progetto, attorno a cui sono organizzate le funzioni pubbliche e private. La forma diagonale del Parco è studiata per allargarsi da nord verso sud, ed immergere così le residenze nel verde, separandole dalla grande viabilità. Tutte le funzioni del Master Plan sono però affacciate sul grande parco, e sono organizzate in 5 comparti edilizi, articolati da sud a nord del lotto di progetto, in sequenza
Il progetto disegna delle “diagonali urbane”, dal momento che l’assetto complessivo del Master Plan è impostato su geometrie che si basano sull’intersezione di due diagonali: quelle che definiscono i principali sistemi che connotano il Master Plan:
- Il sistema del grande parco verde attrezzato e degli spazi pubblici
- Il sistema delle residenze
- Il sistema dei servizi pubblici
- Il sistema dei servizi privati
La caratteristica forma a rettangolo del lotto di progetto viene quindi scomposta in settori che ospitano i sistemi principali individuati dal programma funzionale. A loro volta dentro questi settori sono organizzati i sotto-sistemi relativi (uffici, spazi di formazione, laboratori, commercio, etc.), cosi come il disegno dello spazio pubblico e del paesaggio.
Il dinamismo delle geometrie diagonali diviene così elemento generatore di sistemi funzionali e urbani tra loro interconnessi, e diventa il presupposto su cui identificare le linee generative del grande parco pubblico e delle residenze, ispirandosi alla morfologia dei complessi urbani più innovativi realizzati in questi anni, tra cui ad esempio il Complesso Big House di Copenaghen.
Su direttrici diagonali sono inoltre impostati i principali percorsi pedonali dell’area, ed anche il disegno del verde privato e pubblico che arricchisce le residenze, organizzate sull’idea di edificio a corte aperta, che rievoca il tema tradizionale della corte reinterpretandolo in chiave contemporanea. Su questa geometria sono impostate anche le visuali prospettiche del progetto, che mettono in connessione le residenze ed i servizi al disegno del paesaggio, rivelando una molteplicità di punti di vista e una ricchezza compositiva unica.
Le stesse residenze, sebbene pensate per avere una logica distributiva razionale e modulare, su maglia ortogonale, sono caratterizzate in alcune parti dell’alzato da sezioni diagonali dei relativi corpi di fabbrica, che ne determinano i terrazzamenti su tutti i livelli, incrementandone il valore conseguente.
La diagonale evoca l’idea di città in movimento, orientata verso il futuro e verso i giovani, che nel Master Plan saranno protagonisti grazie ai servizi pubblici a loro dedicati, ed anche al disegno degli spazi pubblici che renderanno questo quartiere un punto di attrazione a livello urbano.
Il Parco urbano attrezzato e il ricco spazio pubblico
Il grande parco pubblico è il cuore del progetto ed è pensato come un’oasi naturale, in cui le persone potranno vivere momenti di relax e svago, e svolgere attività all’aperto, in stretta connessione con le funzioni urbane insediate nel lotto. Il Parco ha un andamento altimetrico morbido, tipico della campagna romana, rievocando in questo senso i grandi parchi di Roma, dall’Appia a Villa Borghese.
Sul fronte della via Cristoforo Colombo il parco è schermato da alberature ad alto fusto, in grado di definire una quinta urbana protetta, mentre verso via dell’Arcadia si irradiano percorsi verdi alberati e pavimentati che si ricollegano alle residenze e alle altre funzioni. L’articolazione plano altimetrica del Parco è ricca in modo da raccordare le diverse quote del lotto e mediare il rapporto con le residenze. Le stesse corti verdi interne alle residenze rappresentano un’estensione del parco in una dimensione più protetta e più intima.
Il progetto articola poi una gerarchia di spazi pubblici, semi pubblici e privati, che nel complesso concorrono al disegno degli spazi esterni; questi spazi sono strettamente collegati alle geometrie complessive del progetto, ed in particolare alle residenze ed ai servizi pubblici.
L’articolazione paesaggistica del progetto comprende anche le terrazze verdi delle residenze a corte, contribuendo a connotare tridimensionalmente il lavoro sul paesaggio nel progetto.
Sostenibilità progettuale in relazione all’ Impatto ambientale e sociale
La specificità del progetto e la sua sostenibilità sono legate alla capacità di costruire una piena integrazione urbana, paesaggistica e sociale rispetto al contesto di riferimento. Per questo motivo è stata svolta un’analisi preliminare del Social Return of Investment del progetto (SROI), secondo le più innovative metodologie oggi sul mercato, basata sulle caratteristiche qualitative e quantitative dello stesso.
Il progetto verte sulla costruzione e rappresentazione, rispetto agli ambiti di analisi individuati e co-designati, della filiera del valore del progetto, definita “Catena degli Impatti”, che fornisce una prima evidenza del cambiamento generato dalle attività e dagli output di progetto e permette inoltre di leggere tale cambiamento secondo scale diverse – persona, comunità, società – evidenziando anche la natura differente ma integrata delle sue parti costitutive.
La durata del progetto è stata attestata a 15 anni (10 anni di attività e 5 anni di cantiere) in linea con la durata solitamente adottata nelle valutazioni per il settore construction e rigenerazione urbana e, quanto ai Sustainable Development Goals, il progetto riporta cambiamenti negli ambiti di salute e benessere, dell’istruzione di qualità e educazione, del consumo e della produzione sostenibile dell’energia, dell’occupazione, della riduzione delle disuguaglianze, dello sviluppo sostenibile delle città e delle comunità inclusive e delle azioni per il clima (SDGs).